Di seguito, la replica dei cittadini presenti in Consiglio Comunale svoltosi nella serata del 28 settembre.
L’esigenza di una risposta nasce dalla necessità, in primo luogo, di chiarire la verità dei fatti ed evitare che questa venga distorta per veicolare messaggi non corretti e distogliere l’attenzione da ciò che in questo momento continua ad essere la priorità: la questione abbattimento del pino.
Innanzitutto bisogna chiarire che il clima del Consiglio non era certo dei migliori e non certo a causa della nostra presenza o del nostro comportamento. Quando è iniziata la trattazione dell’argomento oggetto di interrogazione, proposta dai Consiglieri Citro, Montefusco e Del Regno, gli animi si accendevano subito e il Consiglio veniva condotto non proprio in nome dei principi della democrazia.
Il Consigliere Citro, che aveva preso la parola per illustrare la questione, veniva bruscamente e con veemenza interrotto, ma non abbiamo constatato la stessa indignazione da parte dei presenti, troppo impegnati forse a guardare il cellulare o semplicemente disinteressati alla vicenda. Certo, in fondo è solo un pino…un pino che non ha alcun pregio monumentale…salvo poi essere riabilitato a monumento storico-culturale proprio durante il Consiglio da chi, evidentemente, ha le idee poco chiare.
Dopo la replica del Sindaco, che nulla aggiungeva di nuovo rispetto a quanto già appreso, nel pieno rispetto dei principi di democrazia tanto richiamati, addirittura veniva impedito al Consigliere Cerrato, che tentava di chiedere un chiarimento, di parlare e gli veniva ricordato, non di certo con toni pacati, di essere un consigliere di maggioranza!
E’ appena il caso di chiarire, soprattutto per coloro che non erano presenti, che a tutto questo i cittadini di San Pietro assistevano senza minimamente intervenire e che la seduta veniva dichiarata chiusa dopo il vano tentativo del Consigliere Cerrato di prendere la parola e non, come invece si lascia intendere, a causa del nostro comportamento, sempre improntato alla massima correttezza in tutto questo periodo, in cui non abbiamo alimentato polemiche, come pure è stato affermato né abbiamo cercato momenti di gloria.
Soltanto quando la seduta è stata dichiarata chiusa, anticipatamente e senza consentire un vero confronto, si è levata la protesta dei cittadini che in quel momento vedevano vanificati tutti itentativi di dialogo e constatavano l’impossibilità di ottenere un concreto segnale di apertura e la mancanza di un reale interesse alla questione da parte dei rappresentanti delle istituzioni.
Abbiamo esercitato i nostri diritti di liberi cittadini, con orgoglio e dignità, abbiamo chiesto il confronto, interrogandoci noi per primi, ma ci siamo dovuti scontrare con un atteggiamento di totale chiusura.
Nonostante questo, continueremo a dare voce ai nostri pensieri in modo libero e incondizionato, se questo può servire a contribuire alla crescita della comunità in cui viviamo e che sentiamo profondamente nostra.
“Chi ha una rappresentanza pubblica, in particolare, deve essere da esempio e da riferimento”, si legge nella nota dell’Amministrazione.
Non possiamo certo dire, alla luce di come si è svolto il Consiglio, dei toni e dei metodi utilizzati proprio da chi ci rappresenta, di aver ricevuto un esempio di correttezza e esaltazione dei valori democratici!
Allora mettiamoci d’accordo: la democrazia, il rispetto dovrebbero valere per tutti e in tutte le circostanze, in caso contrario non ha senso mostrare solidarietà e vicinanza per alcuni e non per altri!
Abbiamo forse ricevuto rispetto noi cittadini di San Pietro durante l’incontro avuto col primo cittadino?? Sono stati rispettati i cittadini di San Pietro quando, molto abilmente, è stata loro illustrata la situazione del pino, non certo in termini di trasparenza e correttezza?
Se deve essere ristabilita una situazione di democrazia e di correttezza, che lo si faccia per tutti!
In questo ultimo periodo, come cittadini consapevoli e nell’intento di ottenere chiarezza, siamo scesi in campo dimostrando a tutti, soprattutto a coloro che forse spesso lo dimenticano, che ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla gestione della cosa pubblica, tentando di far arrivare la nostra voce alle orecchie di chi appare sordo e distratto, proprio in ragione “del ruolo e delle funzioni che sono chiamate ad assolvere”.
Ci saremmo aspettati, senza dover arrivare a questo, proprio da chi solo oggi si ricorda dei suoi concittadini, maggiore vicinanza o almeno chiarezza nell’esprimere una propria posizione proprio in ragione dell’appartenenza alla stessa frazione e in virtù di quel mandato ricevuto che impone responsabilità e lealtà. Forse, una volta eletti, ci si dimentica delle premesse e delle promesse fatte dai palchi…tuttavia, i cittadini non possono e non devono veder ridotto il proprio ruolo partecipativo a puro assenso acritico.
Ma se noi cittadini siamo chiamati ad azioni responsabili, a tutela delle istituzioni, tale sforzo deve essere compiuto da tutti, soprattutto da chi ci rappresenta. Sempre che, alla base dell’agire politico, vi sia il concreto e reale interesse per il bene della comunità e per la sua crescita.
La delegazione dei cittadini